TOS

L’indicazione principale della terapia ormonale sostitutiva è la presenza di sintomi collegati, o collegabili, alla carenza ormonale, come le vampate di calore, le sudorazioni e la cosiddetta sindrome vasomotoria della menopausa che, oltre ad alterare la qualità di vita della donna, determina un maggiore rischio endocrino-metabolico susseguente, soprattutto per quanto riguarda il rischio di malattie cardiovascolari e di osteoporosi.

iTher è una serie di webinar sulla ginecologia: "Terapia ormonale “tailored” nella paziente oncologica" e "Dubbi e falsi miti in contraccezione: pillola e tumori" che si terranno il 15 maggio e il 12 giugno 2024 alle 18.00

Contrariamente alle credenze comuni, le evidenze scientifiche mostrano che alla maggior parte delle donne non verrà diagnosticato un cancro al seno a causa dell’esposizione alla TOS. Infatti, i benefici della TOS nell’alleviare i sintomi della menopausa, nel migliorare la qualità della vita e nel conferire protezione contro le malattie cardiovascolari e l’osteoporosi superano i potenziali danni.

Recenti studi sostengono l’ipotesi che l'insorgenza di menopausa precoce potrebbe comportare la comparsa di disturbi cognitivi e impattare sul rischio di demenze, sebbene per le donne che iniziano precocemente la terapia ormonale sostitutiva (TOS) potrebbe andare diversamente.

Quando è necessario sospendere la terapia ormonale sostitutiva? Quando è possibile mantenerla nel tempo?