I sintomi più diffusi causati dalla presenza di un fibroma uterino sono i sanguinamenti uterini anomali, che possono consistere in mestruazioni che durano 6, 7, 8 giorni, oppure, terminata la mestruazione, possono consistere in perdite anormali di sangue nelle settimane successive.

Quando il fibroma cresce molto di dimensioni ed entra in contatto con gli organi limitrofi, come l’intestino, la vescica, lo stomaco, la donna può sperimentare dei sintomi da compressione: l’urgenza notturna di andare in bagno, difficoltà intestinali.

Esistono però anche casi (20-30%) nei quali le donne scoprono di avere un fibroma solo quando vanno dal ginecologo poiché il tumore è del tutto asintomatico.

Come i sintomi impattano sulla qualità della vita?

I fibromi uterini hanno un impatto sulla qualità della vita della donna che è variabile.

Quando il sanguinamento rappresenta il sintomo principale, la malattia può diventare debilitante per la donna e rappresentare anche una fonte di stress: se i sanguinamenti sono abbondanti, la persona può avere limitazioni nell’attività lavorativa, nelle relazioni sociali, nella vita sessuale e nel regolare svolgimento dell’attività fisica.

Quando la malattia viene diagnosticata in una donna che non ha ancora avuto dei figli, bisogna considerare il rischio di una gravidanza: la presenza di singoli fibromi in siti anomali o di fibromi multipli può intaccare la qualità dell’utero, causando aborti o parti prematuri.

Come si cura il fibroma uterino?

Sebbene l’intervento chirurgico rappresenti la forma d’intervento più diffusa, negli ultimi trent’anni sono stati sviluppati farmaci che consentono di eliminare i sintomi e bloccare lo sviluppo della malattia. Molti ginecologi, oggi, si stanno concentrando sull’adozione di questi interventi medici per migliorare il benessere e la salute delle donne.

Numero di lavoro: THX_IT_IT_19686_v1