Molti specialisti nella cura della menopausa seguono il principio di prescrivere la terapia ormonale sostitutiva (TOS) per il minor tempo possibile, per paura che vi possano essere conseguenze negative, in particolare di un aumentato rischio di tumore della mammella.

Tuttavia, sulla base di diversi studi di grandi dimensioni, sembra che queste paure non siano pienamente giustificate. Ovviamente la donna che esegue la TOS deve essere costantemente monitorata, tramite esami e visite mediche, come concordato con il proprio ginecologo. Possiamo comunque affermare che, con le attuali conoscenze e con le molecole che sono oggi disponibli, la TOS, quando indicata, è un intervento che ha molti più benefici che rischi.

Va piuttosto osservato, come rilevato da un recente studio israeliano della Tel-Aviv University, che una sospensione della TOS è associata a un immediato – anche se piccolo – aumento del rischio di infarto e ictus. Inoltre, è stato dimostrato che la cessazione del trattamento con TOS si correla con un aumento del rischio di fratture ossee da osteoporosi.

Queste informazioni dovrebbero essere attentamente considerate nel dialogo tra medico e paziente, quando viene valutata la possibilità di proseguire o interrompere il trattamento con TOS.

Bibliografia
– Pines A. Withdrawal of hormone therapy and increased risk of cardiovascular disease. Climacteric 2016;19:3 (249-251)
– La terapia ormonale sostitutiva aumenta il rischio di emorragia endocranica
– Qureshi AI, Malik AA, Saeed O, et al. Hormone replacement therapy and the risk of subarachnoid hemorrhage in postmenopausal women. Journal of Neurosurgery 2016;124:45-50

Numero di lavoro: THX_IT_IT_19686_v1